Nella notte è scomparso Gianni De Michelis, a 78 anni, come si apprende da fonti vicine alla famiglia. È stato uno storico deputato socialista dal ’73 al ’93, passando molti governi, ma restando vicino a Craxi.
Riuscì a restare ministro, ricoprendo vari incarichi, dal 1980 al 1993, con diversi governi: Cossiga, Fanfani, Craxi ed Andreotti quelli più conosciuti, con il ruolo più importante che fu quello di Ministro degli Esteri, con la storica firma del Trattato di Maastricht nel 1992.
Nella nuova “era” diventò il segretario del PSI dal 2001 al 2007, con il suo ultimo ruolo politico che fu da parlamentare europeo, nella legislatura che finì nel 2009. Sempre nel 2009 diventa consulente di Renato Brunetta, che lo nominò ministro della Pubblica Amministrazione nel Governo Berlusconi, il quale cadde poi nel 2011.
Rimane molto stimato da tutti gli schieramenti politici, specialmente quelli che hanno visto la Prima Repubblica, dove De Michelis ebbe un ruolo rilevante. Negli anni ottanta fu una figura che si differenziava dalla Democrazia Cristiana, pur andando al governo sostenendola, come con De Mita ed Andreotti o Craxi.