Bankitalia taglia le stime di crescita per il 2019: Pil a +0,3%

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La Banca d’Italia ha tagliato le stime di crescita per il 2019, con un Pil che salirà solo dello 0,3% quest’anno. Per il prossimo anno è atteso un +0,7% e un +0,9% nel 2021. Un chiaro taglio rispetto alle stime precedenti, fatte uscire a gennaio, che indicavano un +0,6% per il 2019, un +0,9% nel 2020 ed un +1% nel 2021.

Secondo Bankitalia pesano le condizioni in calo nei paesi europei, con chiaro riferimento alla Germania, che anche lei oggi ha visto tagliare le sue stime di crescita dalla Bundesbank, anche a causa dei dazi di Trump, che vanno a penalizzare la Volkswagen e di conseguenza anche l’Italia che è primo fornitore.

“Negli ultimi mesi è aumentata l’incertezza delle imprese, secondo dei sondaggi effettuati a campione. È prevista una ripresa nel secondo semestre, dopo la frenata dei primi mesi”, osserva Banca d’Italia. Un elemento positivo del secondo semestre, secondo Bankitalia, sarebbe un aumento dei consumi, magari legato al reddito di cittadinanza, come sostenuto da alcuni esponenti del governo.

Sul tema occupazione si registra un’espansione contenuta, anche dovuto alle misure di pensionamento, le quali “verrebbero rimpiazzate solo in parte da nuove assunzioni”.

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