Salute

Attenzione a mangiare tonno in scatola: ecco cosa può accadere

Tradizionalmente in Italia così come in molte altre nazioni, il concetto di cibo in scatola viene considerato sia molto positivo in fatto di comodità e rapidità di preparazione ma anche negativo in quanto gli alimentari inscatolati sono anche visti come potenzialmente meno efficaci del cibo fresco se non addirittura dannosi. Un esempio è evidentemente il tonno in scatola che per distacco è il cibo sottoposto ad inscatolamento più famoso e consumato. Cosa può succedere nel mangiare tonno in scatola?

Sono molti gli studi che hanno evidenziato gli effetti potenziali dei prodotti ittici sottoposti a questa forma di metodo conservativo.

Gli effetti sulla salute del tonno inscatolato sono stati quindi studiati ed è relativamente facile riconoscerne l’attendibilità.

Attenzione a mangiare tonno in scatola: ecco cosa può accadere

Il tonno è un alimento estremamente utile per l’organsimo , molto ricco di sali minerali, omega 3 (elemento estremamente benefico per l’organismo), relativamente pochi grassi e calorie, essendo un animale edibile quasi interamente nelle sue carni. Abbondano gli Omega-3 che sono degli acidi grassi, assolutamente fondamentali per lo sviluppo metabolico e cellulare in particolare per lo sviluppo e la crescita sia fisica che celebrale. Anche se il tonno “fa bene” la sua variante in scatola viene considerata spesso poco sana se non addirittura dannosa. Ma qual è la verità?

In realtà il tonno in scatola è ugualmente ricco di nutrienti di quello fresco, e tendenzialmente si può dire che “non fa male”, almeno nella differenziazione con il prodotto fresco. Il principale problema della variante in scatola è contenuta nella comune qualità di elementi conservanti come il sale (che è una fonte di sodio) o di oli non sempre di buona qualità. Va parzialmente sfatato il “mito” del mercurio presente, anzi di metilmercurio che non è una causa dell’inscatolamento, in quanto presente in molti prodotti ittici anche freschi ma in quantità comunque “tollerabili” se non si consuma il tonno in scatola più di 1-2 volte a settimana (il metilmercurio viene assorbito dal tonno attraverso la propria alimentazione, prevalentemente, ed è presente in modo particolare in altre forme di prodotti ittici).

La forte presenza di sodio e olio non rende il tonno scatolato adatto ad essere consumato tutti i giorni ed è meglio acquistare prodotti al naturale o comunque di buona qualità per evitare un potere calorico maggiore ma anche una tendenza da parte di questo cibo di causare ipertensione. Dal punto di vista nutrizionale però il tonno in scatola “fa bene” come qualsiasi altra tipologia.

Vincenzo Galletta

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