Economia

Quanto valgono oggi le 10 Lire con la spiga? Ecco la risposta

La lira italiana costituisce qualcosa di assolutamente “nostalgico” per i numerosi italiani che durante l’infanzia o in gioventù hanno fatto ricorso al vecchio conio, oramai dismesso da oltre 20 anni, sostituito dalla valuta comunitaria che corrisponde all’euro, e parte delle naturali “resistenze” sono anche state dovute dalla forma di affetto che moltissimi italiani mantengono verso la vecchia lira. Un esempio è anche costituito dalla forma di “ricordo” che costituisce una moneta da 10 lire con la Spiga, una delle più famose ancora oggi.

La lira infatti è stata costituita da tantissime versioni, tagli, “facce” più o meno riconoscibili anche se la 10 lire con la Spiga è una delle più prolifiche della storia italiana, ancora oggi simbolo di un’epoca non così remota ma comunque “distante”.

Quanto può valere oggi una 10 lire con la spiga? Il valore in alcuni casi è piuttosto sorprendente: scopriamolo insieme.

Quanto valgono oggi le 10 Lire con la spiga? Ecco la risposta

Le 10 lire sono state sicuramente le più facili da ricordare anche perchè molto legate al contesto “italiano” del secondo dopoguerra, restando molto attuali almeno fino ai primi anni 90: con il deprezzamento causa anche inflazione della lira divenuta importante negli anni successivi anche le 10 lire hanno perso valore consistente e sono state gradualmente utilizzate sempre di meno fino a sparire del tutto pochi anni prima dell’arrivo dell’euro, nel 2002. Nonostante ciò la zecca di Roma ha concepito la 10 lire in questo formato per quasi 50 anni, infatti la prima emissione è stata sviluppata nel 1951 ed è proseguita “non stop” fino al 2000, con una “Pausa” di una decina di anni tra gli anni 50 e 60. Emissione dalla fattura estetica “contadina”, reca infatti due spighe sul lato con il valore facciale, ed un aratro nella sua forma tradizionale sull’altro dove è presente anche il simbolo della zecca. Ma quanto possono valere?

Gli esemplari più rari sono tendenzialmente dei primi anni, quindi primi anni 50 possono portare ad una moneta che vale al massimo delle condizioni di conservazione fino a 40 euro, ancora di più può valere una moneta del 1954, un po’ più rara che può valere tra i 20 ed i 100 euro. Le monete del 1991 in alcuni casi recano un errore di conio piuttosto raro, evidenziato dalla figura del “rovescio” ossia il lato con l’aratro che risulta capovolto: in questo caso la valutazione è interessante, in quanto possono valere tra i 50 ed i 90 euro.

Vincenzo Galletta

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