Economia

Come contestare una bolletta di luce o gas: ecco cosa devi fare

Tutti siamo “condannati” a pagare e farci carico prima o poi di una fornitura di energia, attraverso le mai apprezzate (per forza di cose) forme di bolletta ad esempio di luce e gas, che costituiscono statisticamente parlando una delle prime cose di cui tenere conto quando iniziano le responsabilità, trattandosi di forniture assolutamente essenziali per la maggior parte dei contesti. Tra condizioni energetiche che cambiano e truffe varie, contestare una bolletta del gas o di luce risulta essere qualcosa di non così raro da voler e dover effettuare.

Tuttavia la metodologia è cambiata molto nel corso degli anni e ciò ha evidenziato anche un cambiamento nella struttura.

Come contestare correttamente e “legalmente” una bolletta di luce o gas? Vediamolo insieme.

Come contestare una bolletta di luce o gas: ecco cosa devi fare

Per contestare ovviamente bisogna avere delle buone “ragioni” per farlo, e chiaramente la prima nonchè la più frequente è legata ad importi troppo alti in relazione al consumo, anche se questa condizione piuttosto frequente può essere anche definita da altri fattori.

Ad esempio bollette troppo vaghe nel calcolo dei consumi, la presenza di servizi potenzialmente aggiuntivi non richiesti, ma anche veri e propri addebiti non dovuti legati a calcoli sbagliati. Ma ad esempio anche non relativamente portati a condizioni economiche ad esempio lentezza ed inefficienza dei servizi, oltre alla difficoltà di passare da un’operatore all’altro, oltre alla tradizionale vecchia bolletta che viene presentata addirittura con anni di ritardo.

E’ possibile contestare una bolletta ovviamente facendo ricorso ai servizi telefonici ma anche di chat, così da mettersi in contatto diretto con la società che eroga l’energia, ma è importante prima di tutto valutare i propri diritti legati alla “realtà”: per legge tutti i fornitori devono fornire una fatturazione molto dettagliata, e se le informazioni non sono presenti interamente o son oincomplete o vaghe sulla forma di bolletta cartacea, è possibile che la versione “completa” risulti essere disponibile solo online. Se sono presenti costi aggiuntivi bisogna immediatamente ravvisare ma in caso di presenza di costi legati ad esempio di migrazione (che non sono più legati ad un costo effettivo da tempo), la cosa potrebbe richiedere anche diverso tempo.

E’ importante valutare anche la tempistica, qualsiasi società deve dare una risposta ad una contestazione del cliente entro 40 giorni, altrimenti dovrà risarcire anche un importo aggiuntivo che può anche arrivare fino a 40 euro. In caso di rifiuto si fa generalmente ricorso ad un avvocato, anche specificamente legato a queste situazioni.

Vincenzo Galletta

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