Salute

I Carboidrati fanno male? Ecco a cosa servono

Sempre più regimi alimentari anche di un certo rilevamento fanno a meno, o almeno consigliano di eliminare o ridurre progressivamente il consumo di carboidrati, che è uno degli elementi maggiormente comuni in quasi tutte le diete tradizionali, inclusa quella italiana, che attinge a piene mani dalla dieta mediterranea. Corrisponde in generale ad una forma di nutriente estremamente importante, anche se quasi naturalmente è normale pensare ad un loro eccesso come tendenzialmente negativo tra i fattori principali. Ma i carboidrati fanno male?

Per scoprirlo è importante capire effettivamente a cosa servono questi nutrienti, che sono estremamente diffusi, trovandosi in numerosi alimenti, anche oltre quelli maggiormente comuni.

E perchè il loro impatto può essere negativo, conoscendo pregi e difetti dei carboidrati.

I carboidrati fanno male? Ecco il parere del nutrizionista

I carboidrati, effettivamente cosa sono? Chiamati in vari modi diversi, tra cui glucidi, saccaridi o zuccheri, costituiscono uno degli elementi maggiormente assimilabili dall’organismo che ne fa continuamente ricorso, soprattutto per una funzione energetica, e metabolica poi. Fanno parte del mega gruppo dei macronutrienti, ossia tutte quelle sostanze che devono essere assimilate sufficientemente spesso attraverso l’alimentazione.

A loro volta si suddividono in sotto tipologie, che sono generalmente riconosciute in zuccheri, amidi e fibre, in generale però siamo portati a pensare, quasi sempre che i carboidrati “cattivi” siano soprattutto gli zuccheri, ma anche questi nelle quantità giuste, in una dieta ben bilanciata sono essenziali, non solo importanti. Tra le altre cose si occupano della funzione energetica, ma anche di quella digestiva, e favoriscono il naturale assorbimento ed assimilazione degli altri nutrienti.

Si trovano in grandi quantità in alimenti come pasta, pane, ma anche riso, e qualsiasi composto farinaceo oltre ai vari legumi, patate e simili. Questi sono tendenzialmente i carboidrati complessi ed assolvono funzioni in maniera rallentata, rilasciando energia a poco a poco, agiscono prolungando il senso di sazietà. Quelli invece semplici sono ovviamente gli zuccheri, contenuti nei vari composti come miele, yogurt, latte, e simili.

Una dieta bilanciata e mediamente sana necessita di un apporto non indifferente al giorno di carboidrati pari a circa 250-300 grammi per una persona adulta media. Di questi, circa il 70 % devono corrispondere a carboidrati complessi, ma anche quelli di struttura semplice non vanno considerati come “nemici”. Una loro presenza eccessiva è ovviamente un problema ed è una delle principali cause di obesità, problematiche di tipo glicemico (come il diabete) e tante altre.

I carboidrati quindi, salvo regimi alimentari molto specifici, non vanno mai eliminati dalla propria dieta ma consumati con giudizio.

Vincenzo Galletta

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