Come innaffiare le piante grasse: ecco il metodo del giardiniere

Tante volte facciamo un grande errore, ovvero pensare che le e piante grasse, le quali resistono al clima desertico, non abbiamo necessità di tanta acqua. Difatti anche tale tipo di piante ha bisogno di attenzioni e manutenzione. Oggi andremo a vedere assieme come innaffiare le piante grasse in vaso, in estate e in inverno, allo scopo di farle vivere a lungo.

Le succulente, che non è altro che il termine scientifico per indicare le piante grasse, sono piante in grado di predisporsi ai climi più aridi e difficili e per questo hanno sviluppato, nel corso della loro vita, una forte riluttanza alla siccità. La più grande parte delle specie è abile di veri e propri serbatoi di tessuto spugnoso sui fusti o sulle foglie in cui viene conservata l’acqua.

Ciò le porta a temere misura d’acqua sovrabbondanti, per questo è fondamentale sapere le giuste metodologie di annaffiatura. Non vi sono quantità esatte di acqua da dare alle piante. Ciascuna specie vegetale ha le sue peculiarità e le proprie necessità. Il solo modo per soddisfarli al meglio è con l’analisi diretta.

Come innaffiare le piante grasse: ecco il metodo del giardiniere

Innaffiare le piante grasse è fondamentale per avere radici sane e forti, che si sviluppino anche in profondità. Se possiedi delle piante grasse ma non sai quanta acqua devi destinargli, prima di tutto valuta bene lo stato del terriccio e le dimensioni del recipiente. Le succulente vanno annaffiate quando il terreno è pressoché secco, perché la più grande parte delle specie patisce l’umidità. 

Vedete bene di conseguenza con un dito che il terriccio sia asciutto e compatto, prima di procedere. Se avete delle piante grasse in vasi piccoli e poco profondi sarà indispensabile un’annaffiatura più frequente perché la diminuitaquantità di terra all’interno tenderà ad asciugarsi in fretta. Bagnateper diversi minuti il vaso con la pianta grassa completamente in acqua. Rimanete di conseguenza l’acqua in eccesso e fate in modo che defluisca e poi riposizionalo nel proprio copri vaso.

Se le piante generano una composizione floreale e di conseguenza non è possibile immergere il vaso interamente in acqua, si possono versare 3/4 cucchiaini di acqua per ogni composizione, una volta ogni 25/30 giorni. Occhio a versare l’acqua sulla terra, e non sul fusto o sulle foglie, in modo uniforme. Come altra scelta, puoi anche impiegare uno spruzzino per vaporizzare l’acqua.

Tale metodologia è alquanto suggerita nel caso di piante grasse con le spine, dove c’è il pericolo di pungersi le dita togliendole dal coprivaso. Infine, esagerata acqua può far morire la pianta, però un’innaffiatura troppo leggera può guastarne l’intero sviluppo. 

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