“Non mangiare questa marca di pasta!”: è fatta con farina di insetti

Le abitudini alimentari sono considerate tra quelle più difficili da “districare” ed evidenziare nella loro forma oggettiva, soprattutto per una cultura come quella italiana che ha nel cibo una vera e propria forma di tradizione ed orgoglio legato alla propria storia. Non è un caso che con la notizia inizialmente velata e poi ufficializzata della farina di insetti che viene utilizzata anche in Europa dopo il via libera da parte dell’Unione Europea, la stragrande maggioranza delle persone interpellate ha quantomeno espresso dubbi in tal senso. Ma quale marca di pasta contiene farina di insetti?

Si tratta di qualcosa che sicuramente ha bisognodi tempo per essere considerata come “normale”, il consumare pasta con farina animale di insetti. Ma dove si trova?

Dopo il via libera dal punto di vista “ufficiale” da parte dell’UE infatti in Italia sono state rese possibili alla commercializzazione prodotti con farina di insetti di vario tipo.

“Non mangiare questa marca di pasta!”: è fatta con farina di insetti

Non mangiare questa marca di pasta

Gli insetti fanno parte dell’alimentazione umana da secoli, se non millenni, e costituisce una realtà che seppur molto limitata nell’Europa Occidentale ha formalmente una forma di senso effettivo sia culturale ma anche pratico: gli insetti tendenzialmente sono molto meno impattanti rispetto ad altri animali adibiti ad esempio al macello.

Di insetti compatibili con l’alimentazione sicura ne esistono varie tipologie ed è ovviamente anche più facile “trovarli” ed allevarli, c’è però lo scoglio culturale che attualmente è forse l’ostacolo principale. Gli insetti sono estremamente nutrienti, fonte di proteine e tendenzialmente poco calorici. Ma la pasta che troviamo sugli scaffali anche per norma di legge non può contenere insetti almeno posti “intenzionalmente”, in quanto la preparazione e l’allevamento di questi animali per l’alimentazione deve essere strettamente controllata e tenuta sotto “Osservazione”. E’ quindi impossibile acquistare una marca di pasta “per errore” con gli insetti.

E’ comunque curioso notare che anche la variante normale può contenere piccole percentuali di forme di insetti come le tarme della pasta conosciute anche come punteruoli del grano: queste si trovano in quantità molto spesso impossibili da vedere ad occhio nudo, che permangono durante la raccolta dei cereali e della preparazione. Una stima evidenzia che senza conoscerlo, ogni italiano “consuma” insetti legati alla pasta in quantità di diversi grammi all’anno, questi possono essere anche sviluppati a seguito di una non corretta forma di conservazione del prodotto.

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