Carenza di vitamina D, attenzione a non sottovalutare i sintomi: ecco quali sono

Siamo naturalmente concepiti ed abituati a percepire la vitamine come degli elementi assolutamente fondamentali, presenti in tantissime forme e tipologie di nutrienti, soprattutto assimilabili attraverso il cibo e non solo, ad esempio con l’integrazione, che è sempre più comune ma non sempre utilizzata in modo giudizioso. In particolare tra quelle più difficili sia da integrare con regolarità ma anche da comprendere quando effettivamente risulta carente, spicca la Vitamina D, che è essenziale per numerosi processi del nostro organismo e che permette, di fatto, di acquisire funzioni. Comprendere una carenza di Vitamina D è quindi più complesso rispetto ad altri fattori ma è comunque possibile quanto importante.

Non tutti i sintomi sono ovviamente legati “culturalmente” a questa specifica carenza ma spesso quando sono “uniti” la loro realtà li porta ad essere considerata come legata alla Vitamina D.

Quali sono i segnali, ed i veri e propri sintomi legati alla carenza di questa forma di nutriente?

Carenza di vitamina D, attenzione a non sottovalutare i sintomi: ecco quali sono

La vitamina D ha una funzione simile a quella di un ormone e costituisce una realtà di elementi tutti legati ad una funzione simile: è di tipo liposolubile, viene accumulata nel fegato e può essere relativamente complicato assumerla dai cibi in quanto l’organismo solo con alcune specifiche tipologie può averne “acquisizione” continua. Solo ad esempio alcuni animali ittici come salmone, sgombro, aringhe, merluzzo (in particolare nell’olio di fegato di merluzzo che è molto ricco) ed in maniera minore è anche possibile trovarli in altri cibi come le uova (nel tuorlo) e nelle verdure, oltre che nei legumi.

Il fabbisogno medio sufficiente al giorno è di 400 unità al giorno, quasi impossibili da raggiungere solo con l’alimentazione, in quanto buona parte della vitamina D viene legata all’assorbimento della luce solare. Condizione che se non sufficientemente costante può presentare vari sintomi diversificati da non sottovalutare.

Essendo un elemento che si occupa tra le altre cose della fissione di alcuni minerali come il calcio, la mancanza costante sviluppa problematiche come dolori osteo-muscolari, debolezza muscolare e fragilità ossea. Possono palesarsi anche disturbi da fascicolazione muscolare, male alle articolazioni ma anche problematiche nel restare concentrati.

Tra gli altri sintomi anche una costante forma di umore basso, fino alla depressione oltre ad una difficoltà maggiore della media da parte dell’organismo di guarire autonomamente dalle ferite. In ogni caso è sufficiente un rapido esame del sangue per comprendere la situazione.

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