La vitamina C è probabilmente quelle corrispondente ad un fabbisogno ” culturale ” più diffuso essendo il nutriente di cui si sente maggiormente parlare in buona parte delle stagioni dei “malanni” come quelle invernali, e siamo pronti ad associare la vitamina C, che ha un comportamento diverso rispetto alla maggior parte delle altre anche come una forma di “ormone” che agisce in vari modi, presente soprattutto nelle arance e negli agrumi.
In realtà non è propriamente così, le arance ne contengono in buona quantità ma non sono neanche tra gli alimenti più ricchi in senso assoluto.
La Vitamina C, detta anche più correttamente acido ascorbico, ha funzioni importanti ma ha anche alcuni “miti da sfatare”.
Vitamina C, si trova soprattutto nelle arance? La risposta lascia tutti senza parole
La vitamina C infatti viene spesso considerata come rimedio contro i malanni invernali, come influenza, raffreddore e febbre su tutti, concepita come una forma di protezione contro questi problemi dell’organismo. In realtà non ci sono prove del fatto che questo nutriente possa avere una capacità simile, anche se la sua struttura è comunque molto utile in quanto la sua natura antiossidante e immunostimolante la rende utile per abbassare il livello dei sintomi. L’organismo umano ha un fabbisogno nella sua fase adulta abbastanza costante, che si rispecchia in 75 mg nell’uomo adulto e 60 mg nella donna, anche se in alcune condizioni come l’età avanzata, o durante la gravidanza questo fabbisogno tende ad aumentare.
Come ogni vitamina anche la C non può essere sviluppata e sintetizzata dall’organismo in maniera diretta ed indipendente ma deve essere introdotta dal cibo o dall’integrazione. Ha anche funzioni di favorimento dell’assorbimento del ferro in particolare la variante “Non-eme” ossia quella contenuta nei vegetali e nei legumi, oltre ad essere un elemento indispensabile per contrastare l’invecchiamento delle cellule.
Si trova soprattutto nei vegetali e nella frutta, ma in modo importante nelle varianti fresche, in quanto con il tempo un alimento che ne è ricco tende a disperderne in quantità, ed anche la cottura ne pregidica fino a quasi a ridurre al minimo il quantitativo effettivamente presente.
100 grammi di arance apportano circa 50 mg di vitamina C, ma la stessa quantità di rucola che fa ottenere più del doppio, circa 150 per un quantitativo simile di peperoni, anche il limone, i cavolfiori ed altri vegetali freschi ne sono una buona fonte. Il consiglio è quindi di diversificare la propria alimentazione e non consumare solo arance.