Hai i denti sensibili? Ecco le principali cause ed i rimedi

I denti costituiscono un vero e proprio “cruccio” fin dalla giovanissima età perchè identificano qualcosa di profondamente pratico, indispensabile per l’approccio al cibo ed alla masticazione ma anche un fattore profondamente estetico e culturale, quindi ha un ambito anche molto “psicologico” oltre che pratico, nei nostri diretti confronti ma anche in quelli altrui. Tra i problemi più diffusi spesso slegati da una singola malattia va menzionato il contesto dei denti sensibili che palesemente ha una serie di cause ma anche rimedi relativamente conosciuti.

Raramente infatti due persone anche dalle abitudini simili che palesano un problema di denti sensibili mantengono la stessa tipologie di cause.

Quali sono quelle più comuni, e come rimediare senza per forza ricorrere ad un dentista?

Hai i denti sensibili? Ecco le principali cause ed i rimedi

denti sensibili

E’ essenziale iniziare a capire cosa significa in senso generale avere i denti sensibili: non per forza si tratta di eventi isolati e parte della normalità e quindi da accettare ma in parecchi casi denotano abitudini o condizioni latenti sbagliate.

L’ipersensibilità dentale ci porta a sentire degli stimoli nervosi di natura anche molto fastidiosa e dolorosa quando consumiamo cibi dalle temperature estreme ma anche particolarmente acidi o dal sapore forte. Tra le principali cause figurano:

  • Una eccessiva azione abrasiva dello spazzolino durante la pulizia che può compromettere lo smalto, ossia la parte esterna. Ciò che causa fisicamente il fastidio o dolore è la sezione interna con la polpa che è collegata alle terminazioni nervose
  • Il bruxismo ossia una naturale predisposizione a sviluppare attrito soprattutto durante la notte, condizione spesso legata all’ansia o nervosismo.
  • Una condizione temporanea come la gravidanza.
  • Una Recessione gengivale, ossia una modifica della posizione delle gengive.
  • Un problema paradentale nativo
  • Una troppo aggressiva azione di sbiancamento dentale che ha lasciato scoperta la dentina, ossia la parte subito inferiore allo smalto.
  • In parte può essere anche dettata da malattie come il reflusso gastroesofageo.

E’ importantissimo un consulto dentistico per una diagnosi precisa, però esistono dei modi che possiamo direttamente provare a partire dal cambio di abiutidini ad esempio sostituire lo spazzolino con uno meno “duro” e magari fare ricorso ad un dentifricio concepito apposta per l’ipersensibilità dentale, ad esempio quelli che hanno un apporto di fluoro maggiore. Oltre alla magari minore “energia” da porre durante il lavaggio.

Ma anche fare ricorso a strumenti come un byte, una forma di protezione a mo di paradenti per la notte, se la causa è il bruxismo.

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