La frutta fa ingrassare? Ecco quale bisogna evitare a dieta

Se è sicuramente vero che “la frutta fa bene” , bisogna ricordare che nessun alimento costituisce una forma di “panacea di tutti i mali” , ossia una qualsiasi forma di elisir di lunga vita che può sopperire ad una dieta equilibrata e sufficientemente sana. A lungo la frutta è stata considerata dapprima un elemento basilare nelle antiche forme di approvvigionamento ma nei pasti tradizionali oggi viene anche colpevolmente non considerata così importante, pur essendo estremamente nutriente, sono molti i nutrizionisti a consigliare un apporto di frutta anche al posto di altri pasti. Ma la frutta può fare ingrassare?

Come sempre non esiste una risposta univoca e semplice, dipende dalla tipologia, dalla quantità e da come la integriamo nella nostra forma di regime alimentare.

Esistono però delle varianti che magari non sono spiccatamente da includere nel nostro compendio di dieta effettiva perchè potenzialmente ingrassanti?

Frutta che fa ingrassare, esiste? Proviamo a scoprire la verità

La frutta viene spesso considerata ” generalmente benefica” perchè racchiude un contesto di nutrienti molto semplici e riconosciuti da digerire per il nostro organsimo. Molte varianti sono composte basilarmente da poche cose, come acqua, fruttosio e saccarosio oltre che fibre.

In linea generale tutta la frutta risulta essere quindi maggiormente “gestibile” e riconoscibile dall’organismo almeno rispetto ad altre strutture di cibo. E saltare la frutta anche alla fine dei pasti non sembra qualcosa di utile per perdere peso, anzi quasi sempre se ne fa ricorso in condizione anticipata, ad esempio prima dei pasti principali così da mangiare di meno successivamente.

Ma quale è la frutta “Ingrassante”? Quella dalla natura più zuccherina soprattutto se matura, ha un compendio di potere potenzialmente ingrassante maggiore rispetto a quella più semplice ma anche le varie banane, cocco, cachi, datteri, avocado ed uva difficilmente “fanno ingrassare” ma apportano qualche caloria in più rispetto.

A dieta quindi anche queste varianti di frutta non vanno bandite ma consumate in minor quantità. Idem per quanto riguarda la frutta secca che è molto nutriente ma anche sufficientemente ingrassante da essere in grado di apportare diverse centinaia calorie per etto se non adeguatamente “gestite”.

In linea di massima in condizioni di dieta è invece opportuno aumentare le dosi di frutta, magari sostituendola ad altri snack tra un pasto principale e l’altro, quindi non solo alla fine di questi. Come ogni altro elemento dall’estrema importanza ed utilità anche la frutta va utilizzata con giudizio e non abusata ma anche non osteggiata ed evitata per essere efficace.

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