“Non mangiare finocchio!” pazzesco, ecco il motivo

Da tanti anni a questa parte il finocchio da mangiare è una delle maggiori forme di ortaggio, dalla stagionalità prevalentemente autunnale ed invernale che trova spazio in maniera rilevante da millenni nella nostra dieta, anche se pare essere coltivato in prevalenza dal 600 in poi. 

Consumare finocchio risulta effettivamente essere qualche cosa di conseguenza molto risaputoda sempre o quasi, ed è qualche cosa di estremamente benefico ma anche tale ortaggio non risulta essere sempre adatto a tutti. Vediamo però prima i suoi buoni effetti.

“Non mangiare finocchio!” pazzesco, ecco il motivo

Tramite l’azione dei suoi principi aromatici, spinge le secrezioni salivare, gastrica e biliare: è di conseguenza un grande rimedio in caso di cattiva digestione e nausea, spinge l’appetito e aiuta il fegato a lavorare meglio. 

È depurativo e aiuta a dimagrire: il finocchio è formato per la sua quasi totalità da acqua, per cui può ritenersi un grande diuretico e digestivo, ideale per rimuovere tossine e liquidi in eccesso. Possiede un forte potere riempente, racchiude soltanto 31 calorie per 100 grammi di prodotto e non ha né amidi né lipidi: è di conseguenza un alimento a bassissimo contenuto calorico, di grande supporto nelle diete dimagranti.

Si può consumare sia nel corso dei pasti che come spuntino, ma si può anche assumere tramite tisane sgonfianti e infusi. I semi di finocchio, pur nella loro ricchezza e nel totale benefico, possono risultare virtualmente pericolosi per la salute. La ragione è la presenza, in ridottissimequantità, dell’estragolo, sostanza valutata come cancerogena dall’Istituto Nazionale Ricerca Assunzione Nutrienti, ma specificati effetti sono possibili solamente con un’assunzione eccessiva tramite effettivi decotti a base di semi di finocchio.

Estragolo a parte, il finocchio non ha effettivi controindicazioni, tranne nel caso in cui vi sia un’insofferenza alle sostanze presenti nei semi, in tale caso potrebbe causare irritazioni e iperacidità causate dall’olio essenziale. Anche per tale motivo, l’impiego del finocchio non è suggerito nel corso della gestazione e l’allattamento. 

Occhio quindi perché il finocchio potrebbe originare pertanto in soggetti predisposti reazioni allergiche, principalmente cutanee. In passato il finocchio, in particolare l’intriso di semi, era suggerito alle mamme durante l’allattamento: studi più attuali chiamano alla prudenza, per la presenza nelle tisane di estragolo, una sostanza come già detto primacancerogena.

Le dosi generalmente consumate non sono rischiose, ma è bene in ogni caso rivolgersi al proprio medico curante. Il finocchio ha per di più un effetto fotosensibilizzante, per tale motivo è meglio non eccedere nel consumo prima di esporsi al sole.

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