E’ tra le bevande più consumate ed indubbiamente più antiche al mondo, probabilmente al 2° posto in tutti e due i casi, dopo il tè, in quanto la sua affermazione è stata possibile principalmente a grazie di una elevata duttilità e disponibilità della pianta una volta apprese le tecniche di coltivazione. Gli effetti del caffè sono ovviamente vari e disparati, ma la capacità di suscitare un effetto eccitante è assolutamente uno dei principali, a causa della caffeina, una forma di alcaloide che è contenuto nei chicchi ma anche nelle foglie della pianta in questione. Data la tipologia di effetti è naturale considerare il caffè come qualcosa di sicuramente utile oltre che gradevole ma che va comunque limitato, quindi conoscere quanti caffè si possono bere ogni giorno è una domanda lecita.
Ma non è un quesito così banale da capire e comprendere: il caffè nel consumo resta qualcosa di molto soggettivo e dato dalle abitudini personali.
E’ però possibile fare una media, ricordando anche come agisce effettivamente questa bevanda sul nostro organismo.
Miti e leggende piuttosto diversificati accompagnano la “genesi” storica del caffè, probabilmente i suoi effetti sono stati “ufficializzati” per caso e concepiti in modo tale da essere spesso legati alle culture locali.
Le origini del caffè sono molto antiche, è stato consumato e viene tutt’ora prodotto in tantissimi modi diversi, prevalentemente con tecniche di infuso. La caffeina è sostanzialmente lo stesso principio attivo della teina, che agisce sul sistema nervoso come diretto stimolante, ma rispetto ad altre sostanze, ha una forma di effetto che non permane a lungo, solitamente dura al massimo qualche ora, e contribuisce a mantenere viva l’attenzione e la concentrazione.
Il caffè è una sostanza che figura tra quelle in grado di sviluppare una forma di dipendenza, seppur parziale in quanto un organismo sano riesce generalmente a gestire un consumo abitudinario, quindi la dose necessaria per essere effettiva viene solitamente attribuita alle abitudini dei singoli.
I nutrizionisti generalmente non considerano il caffè un problema, a patto di non soffrire di problemi gastrici, come l’acidità di stomaco, a patto però di distanziare il periodo delle ore di consumo del caffè, considerando quello espresso, in Italia largamente il più diffuso, per attingere in modo agevole alle potenzialità positive di questa bevanda è bene restare su un consumo massimo di 3 tazze al giorno, che diventano 2 in caso di caffè “lungo” americano, che è data la quantità maggiore più carico di caffeina.
Esistono problemi di natura fisica che spesso sono invisibili agli altri e magari anche a…
Quasi tutti in particolare con l'arrivo della bella stagione iniziano quantomeno a tenere conto del…
Siamo naturalmente, quasi culturalmente disposti a ragionare in modo specifico quando si parla di alimentazioni…
La longevità corrisponde ovviamente al concetto da sempre ambito come risultato da raggiungere in modo…
E' senz'altro la fragola uno dei principali frutti che possono venirci in mente quando immaginiamo…
Le lenticchie sono legumi versatili e nutrienti, ricchi di proteine, fibre e vitamine. Coltivarle nel…