Salute

Vitamina C, cosa mangiare per raggiungere il fabbisogno giornaliero? Non solo le arance

E’ una delle forme di nutrienti maggiormente considerabili attuali quando si parla di sistema immunitario e protezione dalla malattie anche se la Vitamina C non ha un vero e proprio contesto di apparato “curatore” e non ha proprietà terapeutiche, ma è un elemento assolutamente fondamentale per il nostro benessere, anche se non tutti comprendono il vero fabbisogno e cosa mangiare per “raggiungerlo”.

La vitamina C, detta più correttamente acido ascorbico, è un elemento assolutamente importante, che però va considerata come un elemento che per essere utile va consumato in quantità sufficienti, soprattutto attraverso il cibo o l’integrazione.

Pensiamo immediatamente agli agrumi, arance incluse ma non solo sono questi elementi ad essere ricchi di vitamina C, anzi non detengono il “primato assoluto”.

Cosa mangiare per accumulare sufficiente vitamina C? Arance e non solo

Ma a cosa serve la vitamina C? Ha varie funzioni, come una ricca azione antiossidante, favorisce l’assorbimento intestinale del ferro e del cromo e serve in generale per una forma di auto per il nostro metabolismo, aiutandoci anche a riprendere le funzioni dell’organismo dopo una condizione di stress, per questo viene identificato come ricostituente. Fa parte del gruppo delle vitamine idrosolubili, quindi si sciolgono in acqua e come molte altre vitamine non possono essere “mantenute” a lungo nell’organismo che non può “farne scorta” per questo è essenziale integrare alimenti che ne sono ricchi a sufficienza.

Rispetto a quello che si può pensare, non ha una funzione terapeutica, risulta essere qualcosa di più simile ad un aiuto, e non “fa passare il raffreddore” o altri malanni, almeno direttamente, però risulta essere importante un fabbisogno quantomeno sufficiente, in generale si parla di almeno 70 mg al giorno per gli uomini e poco più di 60 per le donne, fabbisogno che può aumentare in caso di condizione indebolita o durante la gravidanza.

Gli agrumi contengono molta vitamina C ma non spetta a loro il primato, in quanto un etto di questi frutti apporta tra i 40 ed i 55 mg, molti meno dell’equivalente della Rucola circa 100 mg oppure dei peperoni che possono superare i 130 mg al giorno. Anche il Kiwi a parità di peso ne è più ricco così come vegetali come cavolfiore, spinaci e broccoli. Le arance comunque sono indicate come unicamente legate alla vitamina C per la loro capacità di essere sicuramente maggiormente “assorbibili” in una dieta.

Anche i pomodori, soprattutto se non cotti, sono una più che discreta fonte di vitamina C.

Vincenzo Galletta

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